Bonus auto incentivi Grazie ad un emendamento approvato in Commissione al bilancio al Decreto Sostegni Bis e poi recepito nel Maxi Emendamento del Governo, arrivano altri 350 milioni di euro di nuovi incentivi per ottenere il bonus auto. L’incentivo, chiamato Ecobonus, doveva scadere lo scorso 30 giugno 2021, così come previsto nell’ambito del testo originario del Decreto, ma è stato prorogato fino al 31 dicembre 2021. Tale bonus serve a rottamare il vecchio veicolo inquinante e può essere utilizzato anche sulle auto usate.

 

Vediamo tutte le novità introdotte, quali sono i criteri per ottenere il bonus auto, l’importo dell’incentivo e come fare domanda.

BONUS AUTO, LE NOVITÀ NELL’EMENDAMENTO AL DECRETO SOSTEGNI BIS

La proroga del bonus auto approvata nella procedura di conversione in legge del Decreto Sostegni Bis garantisce la durata dell’incentivo per le auto fino al 31 dicembre 2021. Nello specifico, l’emendamento ha aggiunto all’articolo 73 del testo del Decreto Legge 25 maggio 2021, n. 73 una serie di parametri, la proroga e maggiori risorse che di seguito spieghiamo nel dettaglio.

La grande novità riguarda però i veicoli usati: il bonus auto da adesso vale non solo per chi acquista in Italia un autoveicolo nuovo di fabbrica (anche in locazione finanziaria) di categoria M1 classico, speciale o commerciale di categoria N1, ma anche per chi ne acquista uno usato. Per ottenere l’ecobonus vi sono una serie di specifici criteri e una rinnovata suddivisione dei fondi. Bisogna tener presente che l’emendamento al Decreto Sostegni Bis approvato alla Camera dei Deputati deve essere ratificato entro il 24 luglio prossimo al Senato. Analizziamo nel dettaglio le novità introdotte.

LE RISORSE EXTRA PER I VEICOLI NUOVI MENO INQUINANTI

Il bonus auto è stato rifinanziato con 350 milioni e il fondo sarà ripartito per finanziare l’acquisto di veicoli a basse emissioni. Nello specifico la valutazione economica per il finanziamento di nuovi veicoli meno inquinanti si fa in virtù della loro categoria e calcolando le loro immissioni in grammi di anidride carbonica (C02) per chilometro. Le ricorse quindi saranno così ripartite:

  • 60 milioni di euro saranno destinati all’acquisto (o anche locazione finanziaria) di autoveicoli con immissioni fino a 60 grammi di CO2 per km;
  • 200 milioni di euro per l’acquisto (o anche locazione finanziaria) di autoveicoli con emissioni da 61 a 135 grammi di CO2 per km;
  • 50 milioni di euro per l’acquisto (o anche in locazione finanziaria) di veicoli commerciali categoria N1 e veicoli speciali categoria M1 nuovi di fabbrica, di cui 15 milioni saranno riservati all’acquisto di veicoli esclusivamente elettrici (bonus auto elettriche).

LE RISORSE PER I VEICOLI USATI NEL BONUS AUTO

Previsto anche il finanziamento con 40 milioni di euro per l’acquisto di autoveicoli usati categoria M1, per cui non sono stati ottenuti già dei benefici previsti per l’acquisto di veicoli a basse emissioni, con classe non inferiore ad Euro 6 e che abbiano un prezzo non superiore a 25 mila euro, rispetto alle quotazioni medie. È necessaria anche la contestuale rottamazione di un veicolo immatricolato prima del 1° gennaio 2011, di cui l’acquirente oppure un familiare convivente siano stati proprietario o intestatari da almeno 12 mesi. Il bonus auto ammonta a:

  • per i veicoli con immissioni da 0 a 60 grammi di CO2 per km: 2.000 euro;
  • per i veicoli con immissioni da 61 a 90 grammi di CO2 per km: 1.000 euro;
  • per i veicoli con immissioni da 91 a 160 grammi di CO2 per km: 750 euro.

Il bonus auto usate è riconosciuto inoltre, solo se il cedente dell’auto aderisce e fino a che non saranno esaurite le risorse. L’acquirente avrà diritto al bonus come sconto sul prezzo e il cedente lo recupererà come credito d’imposta in compensazione con F24.


BONUS AUTO 2021, A CHI SPETTA

Così come previsto nell’ambito della Legge di Bilancio 2021, gli incentivi sono rivolti a chi acquista (o anche in locazione finanziaria) immatricolare in Italia:

  • Automobili categoria M1;
  • Veicoli commerciali categoria N1 e M1 speciali.

Inizialmente vi era il bonus anche per l’acquisto di ciclomotori e motocicli “categoria L” con scadenza al 30 giugno 2021. Per tali mezzi non vi è stata proroga in sede di conversione di legge.

AUTOMOBILI CATEGORIA M1

Il bonus auto vale in primis, per i veicoli di categoria M1, ovvero automobili destinate al trasporto di persone con massimo 8 posti a sedere oltre al sedile del conducente e dotate di almeno quattro ruote. Devono essere:

  • nuove di fabbrica;
  • con emissioni di CO2 non superiori a 135 grammi per km;
  • acquistate ed immatricolate in Italia dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021 con il prezzo di listino che non superi i 50.000 euro, IVA esclusa (fino a 60 g/km di CO2) o i 40.000 euro, IVA esclusa (fino a 135 g/km di CO2).


In Legge di Bilancio 2021 è anche stato aggiunto l’incentivo per le fasce comprese tra 0 – 135 grammi di CO2 per km, mentre con i Decreti precedenti l’incentivo si fermava a quota 60 grammi di CO2 per km. Ora, per le auto M1 di fascia compresa tra 0 e 60 grammi di CO2 per km il prezzo di listino non deve superare i 50 mila euro.

Nella fascia di emissioni compresa tra 61 e 135 grammi di CO2 per km è stato introdotto anche un contributo per i veicoli di categoria M1 rottamati dal 1° gennaio 2021 al 30 giugno dello stesso anno con un prezzo di listino del veicolo nuovo non superiore a 40 mila euro. Per tali fasce è anche possibile rottamare un veicolo omologato alla classe Euro 5.


Per le categorie di veicoli M1 da 0 a 135 grammi di CO2 per km che acquistano con contestuale rottamazione il venditore deve riconoscere uno sconto di almeno 2.000 euro. Invece, senza rottamazione è obbligatorio che si applichi uno sconto di almeno 1.000 euro. Il veicolo da rottamare deve essere intestato da almeno 12 mesi allo stesso soggetto o uno dei familiari conviventi e omologato alle classi Euro 0, 1, 2, 3 oppure 4. Inoltre, la data di immatricolazione del veicolo rottamato deve essere antecedente al 1° gennaio 2011.


VEICOLI COMMERCIALI N1 E M1 SPECIALI

È possibile anche ottenere l’ecobonus sui veicoli destinati al trasporto di merci categoria N1 e su un veicolo di categoria M1 speciali come:

  • veicolo blindato;
  • camper;
  • auto funebre;
  • ambulanza;
  • veicolo con accesso per sedia a rotelle.


Tali veicoli devono essere nuovi di fabbrica, la massa totale a terra non deve essere superiore a 3,5 tonnellate, devono essere acquistati in Italia dal 1° gennaio 2021 al 30 giugno 2021. Inoltre, devono essere intestati da almeno 12 mesi allo stesso soggetto del nuovo veicolo o a uno dei familiari conviventi e omologato fino alla classe 4/IV. È opportuno che siano alimentati secondo la tabella prevista in Legge di Bilancio, ovvero deve trattarsi di veicoli:

  • esclusivamente elettrici;
  • ibridi o ad alimentazione alternativa;
  • altre tipologie di alimentazione riconosciute dalla legge (ad esempio benzina, gasolio, benzina-Gpl, metano, miscela e petrolio).


Nella fase in cui si acquista il nuovo veicolo bisogna indicare qual è il veicolo da rottamare con l’incentivo statale e poi i venditori entro 30 giorni devono consegnarlo ad un demolitore e radiarlo dallo sportello telematico dell’automobilista. Nel caso non vi sia rottamazione, bisogna indicarlo nell’atto di acquisto. L’ecobonus vale per l’acquisto di veicoli elettrici e gli ibridi.

BONUS AUTO, L’IMPORTO PER LE CATEGORIE M1

Le agevolazioni hanno subito diversi cambiamenti a partire dalle Legge di Bilancio 2019 fino ad arrivare all’ultimo Decreto Agosto. Però, con la Legge di Bilancio 2021 il bonus auto per i veicoli di categoria M1 è stato così suddiviso:

  • Emissioni minori o uguali a 20 grammi di CO2 per km, dal primo gennaio fino al 31 dicembre 2021: 2.000 euro con la rottamazione di un veicolo della stessa categoria omologato ad una classe inferiore ad Euro 4, immatricolato prima del 1° gennaio 2011. Contributo da 1.000 euro senza rottamazione;
  • Emissioni minori di 20 e fino a 60 grammi di CO2 per km dal 1° gennaio fino al 31 dicembre 2021: 2.000 euro con la rottamazione di un veicolo della stessa categoria omologato ad una classe inferiore ad Euro 4, immatricolato prima del 1° gennaio 2011. Bonus da 1.000 euro senza rottamazione;
  • Emissioni tra 60 e 135 grammi di CO2 per km dal 1° gennaio fino al 31 dicembre 2021: 1.500 euro con la rottamazione di un veicolo della stessa categoria omologato ad una classe inferiore ad Euro 6 e immatricolato prima del 1° gennaio 2011.

L’IMPORTO DELLE AGEVOLAZIONI PER I VEICOLI N1 E M1 SPECIALI

Con la Legge di Bilancio 2021 il bonus auto per i veicoli di categoria M1 speciali e per i veicoli commerciali N1 è stato così suddiviso:

  • Per i veicoli da 0 a 1,999 tonnellate: il bonus per i veicoli esclusivamente elettrici è pari a 4,000 euro, pari a 2.000 per i veicoli ibridi o ad alimentazione alternativa e pari a 1.200 euro per altri tipi di alimentazione. Senza rottamazione il bonus è pari a 3.200 euro pari a 1.200 euro per i veicoli ibridi o ad alimentazione alternativa. L’importo è di 800 euro per altre tipologie di alimentazione.
  • Per i veicoli da 2 a 3,299 tonnellate: il bonus per i veicoli esclusivamente elettrici è pari a 5.600 euro, pari a 2.800 euro per i veicoli ibridi o ad alimentazione alternativa e pari a 2.000 euro per altri tipi di alimentazione. Senza rottamazione il bonus è pari a 4.800 euro, pari a 2.800 euro per i veicoli ibridi o ad alimentazione alternativa. Ammonta a 2.000 per le altre tipologie di alimentazione.
  • Per i veicoli da 3,3 a 3,5 tonnellate :il bonus auto per i veicoli esclusivamente elettrici è pari a 8.000 euro, 4.400 euro per i veicoli ibridi o ad alimentazione alternativa, 3.200 euro per altri tipi di alimentazione.
  • Senza rottamazione il bonus è pari a 6.400 euro per i veicoli elettrici, 2.800 euro per i veicoli ibridi o ad alimentazione alternativa e 2.000 euro per altre tipologie di alimentazione.

BONUS AUTO, COME FARE DOMANDA

Per ottenere il bonus auto 2021 c’è tempo fino al 31 dicembre 2021. La procedura è in quattro fasi:

  • prenotazione dei contributi;
  • corresponsione dei contributi;
  • rimborso a venditore;
  • recupero del contributo.


A fare domanda devono essere i rivenditori che devono registrarsi sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico “Ecobonus” e prenotare i contributi per ogni singolo veicolo.


Arriverà poco dopo una ricevuta di registrazione e di prenotazione secondo la disponibilità delle risorse. Il contributo viene corrisposto al venditore e poi passa all’acquirente con una compensazione relativamente al prezzo di acquisto. Le imprese costruttrici o importatrici del veicolo rimborseranno al venditore, a loro volta, l’importo del contributo e lo recupereranno – a vendita avvenuta e con documenti alla mano – sotto forma di credito di imposta.


Con l’emendamento al Decreto Sostegni Bis, il contributo per i veicoli usati potrà essere riconosciuto solo se il cedente aderisce con la stessa procedura sul sito del Mise e fino ad esaurimento risorse. L’intero importo sarà recuperato tramite credito d’imposta utilizzabile in compensazione presentando sull’F24 sui servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. Vale quindi la norma sull’applicazione degli incentivi, ovvero la Legge 30 dicembre 2018, n. 145.

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