bonus baby sitter inps 2020Il bonus baby sitter Inps salirà a 1200 euro (2.000 euro per il personale sanitario) con il decreto Maggio 2020, che prevede anche di estenderlo ai centri estivi. Si tratta del sostegno economico per le famiglie, attualmente del valore di 600 euro, per assistere i figli fino a 12 anni di età. Il contributo rientra tra le misure attivate in risposta all’emergenza creata dall’epidemia da Coronavirus e per il personale sanitario arriva fino a 1000 euro di importo.

 

NOVITA’ MAGGIO 2020

La bozza del cosiddetto dl Rilancio prevede, infatti, un aumento dell’importo del bonus Inps baby sitter fino a 1.200 euro per i lavoratori dipendenti del settore privato, i lavoratori iscritti alla Gestione separata e i lavoratori autonomi, e a 2.000 euro per i lavoratori dipendenti del settore sanitario pubblico e privato accreditato.

Il decreto legge, che introdurrà nuove misure urgenti a sostegno di famiglie, lavoratori e imprese, nell’ambito della fase 2 del piano di gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, è attualmente al vaglio del Governo. Se saranno confermate le disposizioni contenute nel documento provvisorio, potrà essere utilizzato per acquistare servizi di baby sitting ovvero per l’iscrizione a servizi integrativi per l’infanzia, servizi socio educativi territoriali, centri con funzione educativa e ricreativa, e servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia.

COS’E’

Il bonus baby sitter 600 euro è un contributo economico per le famiglie previsto, per il 2020, dagli articoli 23 e 25 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 (c.d. decreto cura Italia), che ha introdotto diverse misure per sostenere lavoratori, famiglie e imprese colpiti dall’emergenza generata dalla diffusione del virus COVID-19. Serve per accedere a servizi di baby sitting per figli minori, fino a 12 anni di età, rimasti a casa a causa della chiusura delle scuole dovuta ai provvedimenti per il contenimento della diffusione del contagio da Coronavirus.

L’agevolazione ha lo scopo, infatti, di garantire l’assistenza e la sorveglianza di questi ultimi durante il periodo di sospensione dei servizi educativi per l’infanzia e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado. Decorre dal 5 marzo e la sua gestione è stata affidata all’Istituto nazionale di previdenza sociale.

Il bonus baby sitter 2020 Inps può essere richiesto in alternativa al congedo parentale straordinario per COVID-19, dai lavoratori del settore privato, dagli iscritti alla Gestione separata e dai lavoratori autonomi, con importi complessivi fino a 600 euro. Spetta anche ai lavoratori del settore sanitario pubblico e privato accreditato, e al personale addetto alla sicurezza, per i quali il beneficio può avere un importo fino a 1.000 euro.

A CHI SPETTA

Hanno diritto al bonus Inps 2020 per i servizi di baby sitting le seguenti categorie di lavoratori:
  • dipendenti del settore privato;
  • lavoratori iscritti alla Gestione separata;
  • lavoratori autonomi;
  • medici;
  • infermieri;
  • tecnici di laboratorio biomedico;
  • tecnici di radiologia medica;
  • operatori sociosanitari;
  • personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.

 


REQUISITI

Per richiedere il voucher baby sitter occorre, inoltre, possedere i seguenti requisiti:

  • il/i minore/i per i quali si richiede il bonus Inps non devono aver compiuto 12 anni alla data del 5 marzo, a partire dalla quale è stata disposta la chiusura e la sospensione dei servizi educativi per l’infanzia e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado;
  • il genitore beneficiario dell’agevolazione deve convivere con il/i minore/i per il/i quale/i ha ottenuto il bonus;
  • nessuno dei genitori deve beneficiare di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa quali NASPI, CIGO, indennità di mobilità e simili;
  • nel nucleo familiare non deve esserci altro genitore disoccupato o non lavoratore;
  • il richiedente non deve usufruire del congedo parentale.


Dunque il contributo economico per i servizi di baby sitter si può chiedere anche per figli che abbiano compiuto 12 anni dopo il 5 marzo. Il limite di 12 anni non si applica ai figli con disabilità in situazione di gravità accertata, iscritti a scuole di ogni ordine e grado o ospitati in centri diurni a carattere assistenziale.

COME FUNZIONA

Il bonus baby sitter per Coronavirus, che è diverso da altre agevolazioni per le famiglie, quali il bonus nido o il bonus badanti, spetta nel limite massimo complessivo di 600 euro o 1.000 euro, a seconda dei casi, per tutti i minori fino a 12 anni presenti nel nucleo familiare.

In sostanza chi ha più di un figlio che non supera i 12 anni può presentare la domanda bonus baby sitter 2020 per tutti i figli che ne hanno diritto ma per un importo non superiore a 600 o 1.000 euro in totale, indicando un importo parziale per ciascun minore. Se, ad esempio, il beneficio viene richiesto per 2 figli, il genitore deve indicare 2 importi parziali che, sommati, non devono superare 600 o 1.000 euro.

E’ possibile ottenere il sussidio anche nel caso in cui il bambino venga affidato ai nonni invece che a una vera e propria baby sitter? Al momento il decreto non prevede una sorta di bonus baby sitter nonni, pertanto no.


E’ CUMULABILE CON ALTRI INCENTIVI?

Sì. Il bonus baby sitting è cumulabile con il bonus asilo nido 2020.

Lo ha chiarito l’Inps attraverso il Messaggio n. 1447 del 01-04-2020, che fornisce delle precisazioni relative all’erogazione del beneficio a sostegno del pagamento delle rette per gli asili nido durante il periodo di sospensione dei servizi educativi per l’infanzia a causa dell’emergenza da COVID-19. Dato che l’erogazione dell’agevolazione avviene in base all’effettivo sostenimento da parte del genitore richiedente del pagamento per il sevizio, che dipende dal contratto stipulato con la scuola e deve essere versato per tutto l’anno scolastico, in rate mensili o in un’unica soluzione, indipendentemente dall’effettiva frequenza del minore, continuerà ad essere erogato anche nel periodo di chiusura degli asili per Coronavirus, per il quale è possibile richiedere il bonus 600 euro baby sitter.

Le due prestazioni non sono incompatibili, pertanto possono beneficiare del bonus per l’acquisto dei servizi di baby sitting anche i genitori che usufruiscono del contributo per la frequenza dell’asilo nido.

DOMANDA

L’Inps, attraverso il Messaggio n. 1465 del 02-04-2020, ha fornito le istruzioni per la presentazione delle domande per il bonus baby sitting 2020.


Per richiedere il contributo economico per i servizi di baby sitter occorre presentare l’apposita domanda bonus baby sitter all’Inps in una delle seguenti modalità:

  • online, attraverso l’apposita applicazione web disponibile sul portale web dell’Inps (Prestazioni e servizi > Tutti i servizi > Domande per Prestazioni a sostegno del reddito > Bonus servizi di baby sitting). Per facilitare l’accesso della domanda online bonus baby sitter è possibile accedere al modulo telematico direttamente dalla home page del sito Inps;
  • rivolgendosi al Contact Center Inps, contattando il numero verde gratuito da rete fissa 803.164 o, da rete mobile, il numero a pagamento 06 164.164;
  • rivolgendosi ai servizi gratuiti offerti dai patronati.


Le domande vengono accolte in base all’ordine cronologico di presentazione, fino all’esaurimento dei fondi disponibili.

COME PRESENTARE LA DOMANDA INPS ONLINE

Per fare domanda online per il bonus Inps baby sitting occorre procedere in questo modo:

  • cliccare su ‘Bonus baby sitting’ nella home page del sito www.inps.it per accedere alla domanda;
  • effettuare il login utilizzando una delle seguenti credenziali:
    – PIN rilasciato dall’Inps;
    – SPID di livello 2 o superiore;
    – Carta di identità elettronica 3.0 (CIE);
    – Carta nazionale dei servizi (CNS);
  • compilare e inoltrare la richiesta online.


Chi non possiede le credenziali può utilizzare la modalità semplificata per la compilazione e l’invio delle domande resa disponibile dall’Inps, procedendo in questo modo:

  • richiedere il PIN Inps, che viene inviato in 2 parti, la prima (8 caratteri) subito dopo la richiesta, tramite SMS o e-mail, e la seconda (8 caratteri) a mezzo posta direttamente all’indirizzo di residenza, seguendo le istruzioni riportate in questa pagina;
  • inserire solo i primi 8 caratteri ricevuti tramite SMS o e-mail per effettuare il login.

COME RICHIEDERE IL BONUS BABY SITTER TRAMITE CONTACT CENTER

In alternativa al portale web dell’Istituto, il bonus COVID Inps per i servizi di baby sitting può essere richiesto tramite il servizio di Contact Center integrato. Anche in questo caso è possibile avvalersi della modalità semplificata, contattando telefonicamente il servizio e comunicando all’operatore la sola prima parte del PIN (primi 8 caratteri).

DOMANDA TRAMITE PATRONATO

Chi decide di non avvalersi del servizio online Inps e del Contact Center per richiedere il bonus 600 euro può rivolgersi agli Enti di Patronato, che offrono servizi gratuiti per assistere i cittadini nella compilazione e invio delle domande. E’ possibile consultare l’elenco dei principali Patronati attraverso questa pagina.

PAGAMENTO

Il bonus per pagare la baby sitter viene erogato mediante il Libretto Famiglia, lo strumento Inps utilizzato per retribuire le prestazioni di lavoro occasionale. Pertanto il genitore beneficiario (utilizzatore) e la persona che fornisce il servizio di baby-sitting (prestatore) devono preliminarmente registrarsi sulla piattaforma delle prestazioni occasionali sul portale web Inps.

Dato che il Libretto Famiglia è composto da voucher virtuali del valore di 10 euro l’ora o suoi multipli, l’importo richiesto per pagare la baby sitter deve essere necessariamente pari a 10 euro o multipli di 10, fino ad un massimo di 600 o 1.000 euro. Al momento dell’inserimento della prestazione il genitore che si è registrato deve indicare l’intenzione di usufruire del Bonus Covid 19 per il pagamento della prestazione.


Tramite il Libretto Famiglia è possibile pagare le prestazioni lavorative di baby-sitting svolte a decorrere dal 5 marzo 2020, per tutto il periodo di chiusura dei servizi educativi scolastici. Il genitore beneficiario ha tempo fino al 31 dicembre 2020 per comunicare le prestazioni da retribuire. L’Inps provvederà a pagare entro il 15 di ogni mese i compensi delle prestazioni di lavoro inserite entro il giorno 3 di ogni mese.

Si precisa che per effettuare i pagamenti tramite il pagamento tramite Libretto di Famiglia occorre possedere il PIN Inps dispositivo completo (tutti e 16 i caratteri).

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