bonus casalinga

Disponibile il bonus casalinghe per aiutare le donne e uomini che svolgono lavori domestici. A differenza di quanto riportato erroneamente da numerosi siti web, il bonus casalinghe non prevede un contributo economico. Il governo ha istituito un fondo per consentire alle casalinghe di formarsi e acquisire nuove competenze. Scopo dell’iniziativa è sostenere l’autonomia personale delle donne. La misura è rivolta in via prioritaria alle donne, ma riguarda anche, in subordine, i casalinghi, cioè uomini che svolgono attività nell’ambito domestico.

 

COS’È IL BONUS CASALINGHE 2023

Il bonus casalinghe è un finanziamento rivolto ad enti di formazione per erogare corsi di formazione gratuiti destinati alle casalinghe, in via prioritaria, e in subordine ai casalinghi. Non è quindi un contributo elargito direttamente ai beneficiari, ma si traduce in un servizio di formazione con lo scopo è aiutare le donne e gli uomini che si trovano fuori dal circuito lavorativo e, pertanto, sono esclusi da possibilità di aggiornamento professionale e di impiego. Si differenzia, inoltre, dal trattamento pensionistico riservato alle casalinghe e ai casalinghi a cui viene spesso attribuito il nome di “bonus casalinghi e casalinghe” o “bonus casalinghe INPS”.

Il bando rivolto agli enti di formazione è stato pubblicato dal Ministero delle Pari Opportunità il 15 dicembre 2021. I corsi saranno avviati nei prossimi mesi, quando sarà completato l’iter per l’individuazione degli enti di formazione ammessi al beneficio. Le casalinghe e i casalinghi interessati potranno a quel punto fare domanda per iscriversi.


PERCHÉ È STATO INTRODOTTO IL BONUS

L’ex Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, ha spiegato che il fondo per le casalinghe serve per investire in occasioni di qualificazione e di empowerment. Lo scopo è evitare che la scelta di restare a casa diventi obbligata per la mancanza di alternative, garantendo alle donne libertà di scegliere e l’accesso ad opportunità di lavoro.

Ecco perché nel decreto agosto sono state inserite risorse economiche da utilizzare per rafforzare le competenze delle donne, finanziando percorsi formativi e promuovendo l’accesso ad opportunità culturali e lavorative. La legge di conversione del decreto agosto, inoltre, pur mantenendo la priorità della misura per le donne, ha esteso il bonus anche ai casalinghi uomini.

COME FUNZIONA IL BONUS CASALINGHE

Il bonus casalinghe non è un aiuto economico rivolto alle casalinghe o casalinghi. I fondi sono rivolti agli enti di formazione, selezionati tramite apposito bando, che si impegnano ad organizzare percorsi formativi per la riqualificazione di donne e uomini. Quindi i casalinghi e le casalinghe non ricevono una somma in denaro ma semplicemente hanno accesso a corsi di formazione gratuiti e opportunità in ambito culturale e lavorativo. Possono scegliere quale percorso formativo frequentare per acquisire maggiori competenze e favorire l’accesso al mondo del lavoro.

Invece, ad ottenere i fondi del bonus casalinghe 2023 sono gli enti sia pubblici che privati, che svolgono attività di formazione. Dovranno usare il finanziamento per la realizzazione d’interventi formativi destinati a coloro che svolgono attività nell’ambito domestico, in via prioritaria delle donne.

A CHI SPETTA IL BONUS CASALINGHE

I fondi sono destinati ad enti, sia pubblici che privati, che erogano la formazione. Invece i progetti formativi gratuiti sono rivolti alle casalinghe e ai casalinghi, ossia alle donne e gli uomini che svolgono attività prestate nell’ambito domestico, a titolo gratuito e non come attività lavorativa subordinata. Ma attenzione, non può partecipare chiunque svolga attività domestica ma solo chi è iscritto all’assicurazione contro gli infortuni domestici presso l’INAIL.

La copertura assicurativa di ciascuno deve essere comprovata dal certificato rilasciato dal medesimo Istituto e deve permanere per tutta la durata del corso di formazione.

TIPOLOGIA DI CORSI

I corsi finanziati con il bonus casalinghe riguardano soprattutto il settore digitale. Possono comprendere varie tipologie di attività formative, funzionali all’inserimento lavorativo e alla valorizzazione delle attività di cura. Ma andiamo a vedere, più nel dettaglio, come si svolgono questi corsi e quali sono le competenze che si vogliono far acquisire ai casalinghi e alle casalinghe.

LE MATERIE DEI CORSI

Gli interventi di formazione sono rivolti all’acquisizione di competenze digitali in ciascuno dei seguenti ambiti:

  • alfabetizzazione su informazioni e dati: ricerca delle informazioni sul web tramite motori di ricerca, riconoscimento delle fake news e archiviazione delle informazioni nel cloud, valutazione e gestione di dati, informazioni e contenuti in rete;
  • creazione di contenuti: scrittura, produzione, elaborazione e modifica dei contenuti digitali quali tabelle, immagini, file audio, con utilizzo di software per la produttività individuale (preferibilmente open source) e individuazione di semplici regole di copyright e licenze da applicare a dati, informazioni digitali e contenuti;
  • comunicazione e collaborazione: conoscenza e utilizzo degli strumenti di collaborazione e comunicazione digitali e online, quali e-mail, chat e videoconferenze, social network, sistemi di messaggistica, cartelle e documenti condivisi;
  • risoluzione dei problemi inerenti ai principali profili software e hardware dei dispositivi elettronici e informatici: riavviare il computer, installare o disinstallare un programma, verificare la connessione internet;
  • sicurezza: protezione dei propri dispositivi, protezione dei propri dati e della propria privacy negli ambienti digitali, conoscenza delle norme sulla privacy, protezione di se stessi e degli altri da possibili pericoli negli ambienti digitali (ad es. cyberbullismo), conoscenza dell’impatto ambientale dell’utilizzo delle tecnologie, sicurezza negli acquisti online, protezione dalle frodi online, tutela della salute nell’utilizzo di strumenti ed ambienti digitali, sicurezza dei figli nell’uso della rete;
  • servizi al cittadino: conoscenza sui servizi digitali al cittadino offerti dalla pubblica amministrazione, con attenzione, in particolare, all’utilizzo di SPID, dei pagamenti elettronici, dell’app IO, dei servizi comunali, Inps e dell’Agenza delle Entrate;
  • gestione domestica: conoscenza e utilizzo di semplici strumenti digitali per l’organizzazione e l’impostazione del budget domestico.

Il progetto formativo riguarda tutti e sette gli ambiti formativi sopra indicati, ma l’ente di formazione può inserire all’interno del corso soluzioni ulteriori e migliorative. Questo illustrato, infatti, è il programma minimo che può essere ampliato. Inoltre, tutti i partecipanti devono essere formati in ciascuno degli ambiti descritti non potendo sceglierne solo alcuni.

MODALITÁ DI EROGAZIONE E DURATA DEI CORSI

I corsi si realizzano in un arco temporale massimo di 12 mesi, per non meno di 150 partecipanti per edizione, e sono forniti esclusivamente in modalità telematica mediante l’erogazione di più moduli formativi frazionata in più settimane. Le attività relative al percorso di formazione hanno una durata non inferiore a 3 ore di attività online sincrone (webinar) per ciascuno degli ambiti trattati e prevedono delle attività di supporto ai partecipanti durante l’intero percorso, anche con forme di tutoraggio e creazione di community.

È previsto un sistema per la registrazione dei webinar e la loro successiva fruizione asincrona (quindi anche non “in diretta”), oltre ad una valutazione finale delle competenze acquisite dai partecipanti.

NESSUN OBBLIGO DI FREQUENZA

Non è prevista una percentuale di assenza minima dei partecipanti, tuttavia è prevista una valutazione finale delle capacità acquisite di almeno l’80% dei destinatari previsti nella proposta con risultati e gradimento uguali o superiori a quelli previsti nella proposta progettuale. Non è quindi prevista una percentuale minima di ore di presenza dei partecipanti, ma ciascuno di loro dovrà essere sottoposto ad una valutazione finale e quasi tutti i corsisti – l’80% – dovranno passare la prova.

COME ISCRIVERSI AI CORSI DI FORMAZIONE

Le casalinghe e i casalinghi dovranno rivolgersi direttamente agli enti che organizzano i corsi per iscriversi e poter fruire gratuitamente dei corsi erogati. Non appena saranno resi noti gli elenchi ufficiali vi aggiorneremo in questo stesso articolo. Peraltro, gli Enti che avranno vinto il Bando, firmeranno una Convenzione con il Dipartimento per le Pari Opportunità ai fini dell’erogazione dei fondi che conterrà le modalità specifiche di svolgimento dei corsi e il termine di conclusione (12 mesi dalla firma).

LA DISINFORMAZIONE SUL BONUS CASALINGHE

Diversi siti web e testate hanno parlato del “nuovo bonus casalinghe” associandolo ad un contributo di 468,11 euro mensili, riconosciuto su 13 mensilità. È indispensabile precisare che il sussidio in questione è l’Assegno sociale, una misura dedicata alle persone con basso reddito e non un bonus destinato ai casalinghi e alle casalinghe. 

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