Bonus Sostegno al Reddito 2025 requisiti sar

Il Bonus Sostegno al Reddito, noto anche come Bonus SaR 2025, rappresenta un aiuto concreto per coloro che si trovano in una situazione di disoccupazione dopo aver concluso un rapporto di lavoro con un'agenzia interinale. Questa indennità, che può raggiungere la cifra di 1.000 euro, si configura come un supporto significativo per affrontare il periodo di transizione tra un impiego e l'altro.

 



Il Bonus SaR si propone di attenuare l'impatto della discontinuità occupazionale, offrendo un sostegno tangibile a chi si trova temporaneamente senza lavoro. Tale misura si inserisce in un quadro più ampio di politiche attive del lavoro, volte a proteggere e supportare i lavoratori nelle fasi di cambiamento professionale.

La peculiarità del bonus risiede nella sua compatibilità con altre forme di sostegno, come la NASpI, permettendo così di creare una rete di protezione più ampia per i lavoratori in difficoltà. L'obiettivo è quello di fornire non solo un aiuto economico immediato, ma anche di incentivare la ricerca attiva di una nuova occupazione, mantenendo vivo il legame con il mondo del lavoro.

Nei prossimi paragrafi, esploreremo in dettaglio tutti gli aspetti del Bonus Sostegno al Reddito: dai requisiti necessari per accedervi, alle modalità di richiesta, passando per l'entità dell'importo e le tempistiche di erogazione. Forniremo una guida completa e aggiornata, per permettere a tutti i potenziali beneficiari di comprendere appieno questa opportunità e di sfruttarla al meglio, navigando con sicurezza tra le procedure burocratiche richieste.


Cos'è il Bonus Sostegno al Reddito

Il Bonus Sostegno al Reddito, comunemente abbreviato come Bonus SaR, rappresenta una misura di welfare specificamente progettata per offrire un supporto economico ai lavoratori che hanno concluso un periodo di impiego attraverso contratti di somministrazione. Questa forma di assistenza finanziaria si configura come un'indennità una tantum, pensata per alleviare le difficoltà economiche che possono insorgere durante il periodo di disoccupazione.

La particolarità di questo bonus risiede nella sua natura mirata: non si tratta di un sussidio generico, ma di un aiuto calibrato sulle esigenze di una categoria specifica di lavoratori. Il Bonus SaR riconosce la peculiarità del lavoro in somministrazione, caratterizzato spesso da periodi di occupazione alternati a fasi di inattività, e si propone di colmare il vuoto che può crearsi tra un contratto e l'altro.

L'importo del Bonus SaR può variare da un minimo di 780 euro a un massimo di 1.000 euro, a seconda dei requisiti soddisfatti dal richiedente. Questa flessibilità nell'erogazione permette di adattare il sostegno alle diverse situazioni lavorative, riconoscendo un supporto maggiore a chi ha accumulato più giorni di lavoro nel periodo di riferimento.

Un aspetto fondamentale del Bonus Sostegno al Reddito è la sua compatibilità con altre forme di assistenza, come la NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego). Questa caratteristica lo rende uno strumento complementare nel panorama delle politiche di sostegno al reddito, permettendo ai beneficiari di accedere a un supporto economico più ampio e articolato.

Il Bonus SaR non si limita a essere un mero trasferimento monetario, ma si inserisce in un contesto più ampio di politiche attive del lavoro. L'obiettivo è quello di fornire un sostegno temporaneo che possa fungere da ponte verso una nuova occupazione, mantenendo il lavoratore attivo e motivato nella ricerca di nuove opportunità professionali.

La gestione e l'erogazione del Bonus Sostegno al Reddito sono affidate a Forma.Temp, un ente bilaterale costituito dalle associazioni di rappresentanza delle agenzie per il lavoro e dalle organizzazioni sindacali. Questa struttura garantisce una gestione partecipata e trasparente della misura, assicurando che le risorse siano allocate in modo efficiente e rispondente alle reali necessità dei lavoratori.

Chi può richiedere il Bonus SaR

L'accesso al Bonus Sostegno al Reddito è regolato da criteri specifici che definiscono con precisione la platea dei potenziali beneficiari. Questa sezione si propone di delineare in dettaglio i requisiti necessari per poter presentare la domanda e accedere a questa forma di sostegno economico.

In primo luogo, il Bonus SaR è destinato a lavoratori precedentemente impiegati con contratti di somministrazione. Questa categoria include coloro che hanno avuto rapporti di lavoro sia a tempo determinato che a tempo indeterminato, nonché i lavoratori assunti con contratti di apprendistato tramite agenzie di somministrazione. La natura del contratto precedente è quindi un elemento chiave per determinare l'eleggibilità al bonus.

Un requisito fondamentale riguarda lo stato di disoccupazione del richiedente. Per poter accedere al Bonus SaR, è necessario essere disoccupati da almeno 45 giorni consecutivi. Questo periodo minimo serve a identificare una situazione di effettiva necessità di sostegno economico, escludendo periodi di breve inattività tra un contratto e l'altro.

Oltre allo stato di disoccupazione, è richiesto che il lavoratore abbia maturato un certo numero di giorni lavorativi nei 12 mesi precedenti all'ultimo giorno di lavoro in somministrazione. Nello specifico, si distinguono due scenari:

  • Aver accumulato almeno 110 giorni di lavoro (o 440 ore in caso di contratti part-time o con Monte Ore Garantito)
  • Aver maturato almeno 90 giorni di lavoro (o 360 ore per contratti part-time o MOG)

È importante notare che nel conteggio dei giorni lavorativi vengono inclusi anche periodi di malattia, infortunio, maternità, così come i permessi retribuiti, le festività e i periodi di cassa integrazione. Questa inclusione permette di considerare una gamma più ampia di situazioni lavorative, riconoscendo il valore di periodi non strettamente legati all'attività lavorativa ma comunque parte integrante del rapporto di lavoro.

Un'ulteriore categoria di potenziali beneficiari include coloro che hanno concluso la procedura in Mancanza di Occasioni di Lavoro (MOL), come previsto dall'articolo 25 del CCNL delle Agenzie per il Lavoro. Questa inclusione riconosce la particolare situazione di chi si trova senza impiego non per propria volontà, ma per mancanza di opportunità lavorative offerte dall'agenzia di somministrazione.

È fondamentale sottolineare che il Bonus SaR può essere richiesto più volte nel corso della carriera lavorativa, a condizione che si maturino nuovamente i requisiti necessari. Tuttavia, i periodi di lavoro e disoccupazione già conteggiati per una precedente richiesta non possono essere riutilizzati per domande successive.

Infine, è importante evidenziare che la percezione della NASpI non costituisce un ostacolo alla richiesta del Bonus SaR. I due sostegni sono infatti cumulabili, offrendo così la possibilità di accedere a un supporto economico più consistente durante il periodo di disoccupazione.

Importo del Bonus e modalità di erogazione

Il Bonus Sostegno al Reddito si caratterizza per una struttura flessibile nell'erogazione dell'importo, che varia in base ai requisiti soddisfatti dal richiedente. Questa sezione si propone di illustrare in dettaglio le diverse fasce di importo previste e le modalità attraverso cui il bonus viene erogato ai beneficiari.

L'importo del Bonus SaR si articola in due fasce principali:

  • 1.000 euro lordi: questa è la cifra massima erogabile e spetta a coloro che hanno maturato almeno 110 giorni di lavoro (o 440 ore in caso di contratti part-time o con Monte Ore Garantito) nei 12 mesi precedenti all'ultimo giorno di lavoro in somministrazione. Rientrano in questa fascia anche i lavoratori che hanno concluso la procedura in Mancanza di Occasioni di Lavoro (MOL).
  • 780 euro lordi: questo importo è destinato a chi ha accumulato almeno 90 giorni di lavoro (o 360 ore per contratti part-time o MOG) nel periodo di riferimento.

È importante sottolineare che questi importi sono da intendersi al lordo delle imposte previste dalla normativa vigente. Il beneficiario riceverà quindi una somma netta inferiore, dopo l'applicazione delle ritenute fiscali di legge.

Per quanto riguarda le modalità di erogazione, il Bonus SaR viene corrisposto in un'unica soluzione una tantum. Questo significa che l'intero importo viene accreditato in un'unica tranche, senza rateizzazioni o pagamenti dilazionati nel tempo.

Il pagamento avviene tramite bonifico bancario sul conto corrente indicato dal beneficiario al momento della presentazione della domanda. È quindi fondamentale fornire coordinate bancarie accurate e aggiornate per evitare ritardi o problemi nell'accredito del bonus.

tempi di erogazione del Bonus SaR possono variare in base a diversi fattori, tra cui la completezza della documentazione fornita e i tempi di verifica da parte di Forma.Temp. In generale, si può stimare un periodo di alcune settimane dalla data di approvazione della domanda per l'effettivo accredito dell'importo.

È importante evidenziare che il Bonus SaR è compatibile con altre forme di sostegno al reddito, come la NASpI. Questo significa che il beneficiario può percepire contemporaneamente entrambe le indennità, creando così un supporto economico più consistente durante il periodo di disoccupazione.

Infine, è bene ricordare che il Bonus SaR, essendo un'indennità una tantum, non è soggetto a rinnovi automatici. Per poter beneficiare nuovamente di questo sostegno, è necessario maturare nuovamente i requisiti richiesti e presentare una nuova domanda, seguendo l'iter previsto da Forma.Temp.

Come e quando presentare la domanda

La procedura per richiedere il Bonus Sostegno al Reddito è stata progettata per essere accessibile e user-friendly, pur mantenendo la necessaria rigidità per garantire la correttezza delle richieste. In questa sezione, esploreremo in dettaglio il processo di presentazione della domanda, focalizzandoci sui tempi, le modalità e gli strumenti a disposizione dei richiedenti.

Il primo aspetto da considerare riguarda la tempistica per la presentazione della domanda. Il periodo utile per inoltrare la richiesta si apre a partire dal 106° giorno successivo all'ultimo giorno di lavoro in somministrazione e si chiude al 173° giorno. Questo intervallo di tempo è stato calibrato per permettere al richiedente di soddisfare il requisito dei 45 giorni di disoccupazione e dei successivi 60 giorni di attesa.

È importante sottolineare che, durante il periodo di attesa, il richiedente può accettare nuovi contratti di lavoro di breve durata (fino a una settimana) senza perdere il diritto alla prestazione. In questi casi, il conteggio dei giorni viene semplicemente sospeso e riprende al termine del nuovo rapporto di lavoro, con la possibilità di estendere il periodo utile per la presentazione della domanda fino al 180° giorno.

Per quanto riguarda le modalità di presentazione, la domanda per il Bonus SaR deve essere inoltrata esclusivamente online attraverso la piattaforma FTWeb di Forma.Temp. Questo sistema digitalizzato permette una gestione più efficiente e rapida delle richieste, riducendo i tempi di elaborazione e minimizzando il rischio di errori.

Il richiedente ha due opzioni per la compilazione della domanda:

  • Procedura autonoma: il lavoratore può registrarsi direttamente sulla piattaforma FTWeb e compilare personalmente tutti i campi richiesti, caricando la documentazione necessaria.
  • Supporto degli Sportelli Sindacali: in alternativa, è possibile rivolgersi agli sportelli sindacali di settore (Felsa Cisl, Nidil Cgil, UilTemp) per ricevere assistenza nella compilazione e nell'invio della domanda.

Indipendentemente dalla modalità scelta, il processo di compilazione richiede l'inserimento di dati personaliinformazioni sul rapporto di lavoro concluso e sulla situazione di disoccupazione, nonché il caricamento di documenti specifici che attestino il possesso dei requisiti richiesti.

Una volta completata la compilazione di tutti i campi e caricata la documentazione necessaria, il sistema genera automaticamente un modulo di domanda. Questo documento deve essere stampato, firmato in originale dal richiedente, scansionato e ricaricato sulla piattaforma nella sezione dedicata alla firma della domanda.

È fondamentale prestare la massima attenzione alla completezza e alla correttezza di tutti i dati inseriti e dei documenti allegati. Domande incomplete o contenenti informazioni errate potrebbero essere respinte o subire ritardi nell'elaborazione.

Dopo l'invio della domanda, il richiedente può monitorare lo stato della sua pratica direttamente sulla piattaforma FTWeb, inserendo il proprio codice fiscale e il numero di protocollo assegnato alla domanda. Questo sistema permette di seguire l'iter della richiesta in tempo reale, dalla fase di verifica fino all'eventuale approvazione ed erogazione del bonus.

In caso di esito negativo, il richiedente ha la possibilità di presentare un ricorso entro 60 giorni dalla comunicazione del rifiuto. Il ricorso deve essere inviato tramite PEC all'indirizzo fornito da Forma.Temp, allegando tutta la documentazione a supporto della propria richiesta di riesame.

Documentazione necessaria

La presentazione della domanda per il Bonus Sostegno al Reddito richiede l'allegazione di una serie di documenti specifici, fondamentali per attestare il possesso dei requisiti necessari. In questa sezione, esamineremo in dettaglio la documentazione richiesta, fornendo indicazioni precise su ciascun elemento da includere nella domanda.

  • Documento d'identità: È necessario allegare una copia di un documento d'identità in corso di validità. Può trattarsi di carta d'identità, passaporto o patente di guida. Il documento deve essere leggibile e non scaduto.
  • Codice Fiscale: Va inclusa una copia del codice fiscale o della tessera sanitaria. Questo documento serve a verificare l'esattezza dei dati anagrafici e fiscali del richiedente.
  • Buste paga: È fondamentale allegare le copie di tutte le buste paga relative ai periodi di lavoro in somministrazione svolti nei 12 mesi precedenti all'ultimo giorno di lavoro. Queste devono includere obbligatoriamente l'ultima busta paga di cessazione. Le buste paga sono essenziali per verificare il raggiungimento del requisito minimo di giorni lavorati.
  • Estratto Conto Previdenziale INPS: Questo documento deve essere emesso dopo almeno 105 giorni dalla cessazione dell'ultimo giorno di lavoro in somministrazione. L'estratto serve a certificare il periodo di disoccupazione e deve riportare chiaramente i contributi versati e i periodi lavorativi.
  • Certificati di malattia, infortunio o maternità: Se durante il periodo di riferimento si sono verificati eventi che hanno comportato la sospensione del rapporto di lavoro (come malattia, infortunio o maternità), è necessario allegare i relativi certificati. Questi documenti devono attestare l'inizio e la fine dell'evento sospensivo, soprattutto se questo si è concluso dopo la data di cessazione dell'ultimo contratto in somministrazione.
  • Coordinate bancarie: È richiesto un documento che riporti le coordinate bancarie (IBAN) del conto corrente su cui si desidera ricevere l'accredito del bonus. Il documento deve attestare la titolarità del conto in capo al richiedente e può essere un estratto conto, una comunicazione della banca o una schermata dell'home banking che riporti chiaramente nome, cognome, IBAN e denominazione dell'istituto bancario.
  • Modulo di domanda firmato: Una volta compilata la domanda online, il sistema genera un modulo riepilogativo. Questo documento deve essere stampato, firmato in originale dal richiedente, scansionato e ricaricato sulla piattaforma. È fondamentale che tutte le pagine del modulo siano presenti e che la firma sia chiaramente leggibile.
  • Documentazione aggiuntiva per casi specifici:
    • In caso di dimissioni volontarie per giusta causa, è necessario allegare la documentazione rilasciata dall'INPS attestante il riconoscimento della NASpI.
    • Per i lavoratori che hanno concluso la procedura in Mancanza di Occasioni di Lavoro (MOL), potrebbe essere richiesta documentazione specifica che attesti tale situazione.

È di cruciale importanza che tutti i documenti siano chiaramente leggibilicompleti e aggiornati. Documenti parziali, illeggibili o non pertinenti potrebbero comportare il rigetto della domanda o ritardi significativi nella sua elaborazione.

Inoltre, è consigliabile verificare attentamente la corrispondenza tra i dati riportati nei vari documenti e quelli inseriti nella domanda online. Eventuali discrepanze potrebbero sollevare dubbi e richiedere ulteriori verifiche, rallentando il processo di approvazione.

Infine, è bene ricordare che Forma.Temp si riserva il diritto di richiedere ulteriore documentazione o chiarimenti qualora lo ritenesse necessario per completare l'istruttoria della domanda. In questi casi, è fondamentale rispondere tempestivamente alle richieste per non rischiare l'archiviazione della pratica.
 

 

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