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Requisiti
Come indicato nel bando di concorso, possono inviare la domanda i laureati in Giurisprudenza da massimo 4 anni. Molto importante anche il voto di laurea, elemento che viene preso in considerazione per la compilazione della graduatoria finale.
Per inviare la domanda il voto di laurea non deve essere inferiore a 105. In caso contrario al candidato basterà avere una media complessiva pari ad almeno 27/30 nei seguenti esami:
- diritto costituzionale;
- diritto privato; diritto processuale civile;
- diritto commerciale;
- diritto penale;
- diritto processuale penale;
- diritto del lavoro e diritto amministrativo.
Inoltre, l’aspirante tirocinante deve avere meno di 30 anni - al momento della compilazione della domanda - e non deve aver riportato condanne per delitti non colposi o a pena detentiva per contravvenzioni. Infine, nel bando della Cassazione viene specificato che non sarà ammessa la domanda di chi ha interrotto - per qualsiasi motivo - un tirocinio presso un altro ufficio.
Naturalmente le domande inviate saranno molte di più rispetto ai posti disponibili; per decidere chi avrà accesso al tirocinio, quindi, verrà stilata una graduatoria dando la preferenza alla media degli esami indicati, al punteggio di laurea e minore età anagrafica. Avranno poi la precedenza gli idonei al concorso della Cassazione del 2017, e coloro che hanno seguito dei corsi di perfezionamento in materie giuridiche dopo la laurea.
Vantaggi
Il tirocinio giudiziario ha una durata di 18 mesi e avrà inizio dall’ottobre del 2018 ad aprile del 2020 (i giorni esatti non sono stati ancora comunicati nel bando).
Come anticipato, non si tratta di un rapporto di lavoro ed è per questo che ai tirocinanti non è riconosciuto una stipendio ma una sola borsa di studio a titolo di rimborso spese con importo non superiore ai 400 euro. La borsa di studio viene riconosciuta nel massimo delle risorse stanziate; non tutti quindi ne avranno diritto, ma solo coloro che si trovano nelle posizioni utili della graduatoria nazionale determinata dai livelli reddituali.
Anche se dal punto di vista economico non è vantaggioso iscriversi al concorso come tirocinanti in Cassazione, lo è per l’aspetto professionale. I vantaggi per la carriera del giovane tirocinante, infatti, sono diversi:
- il tirocinio vale come titolo per l’accesso al concorso in magistratura;
- equivale ad un anno di pratica forense o notarile;
- è riconosciuto come un anno di frequenza nelle SSPL;
- è un titolo di preferenza per la nomina a giudice onorario o a vice procuratore onorario, ma anche nei concorsi indetti dall’amministrazione della giustizia o dall’Avvocatura dello Stato.
Senza dimenticare le competenze che il candidato acquisirà nel corso dello stage, durante il quale dovrà dare supporto ai singoli magistrati formatori nelle attività di preparazione, di svolgimento e successive all’udienza. Il tirocinante da parte sua ha il dovere di garantire una presenza di almeno 2 giorni a settimana e durante il tirocinio non potrà compiere attività professionali di fronte alla Corte di Cassazione.
Domanda e scadenza
La domanda va inviata entro il 10 settembre 2018 (ore 14:00) all’Ufficio del Segretariato Generale della Corte di Cassazione che si trova in Piazza Cavour a Roma. Alla domanda va allegata la documentazione comprovante il possesso dei requisiti indicati dal bando, più un documento d’identità. Non è obbligatorio presentare la domanda di persona; infatti è sufficiente inviare una mailall’indirizzo tirocini.cassazione[at]giustizia.it.
ALLEGATI
Bando
Domanda