https://milano-24h.com/wp-content/uploads/2020/04/coronavirus-crisi-lavoro-bisogno-nell-agricoltura-nasce-progetto-jobincountry-economia-como.jpgAssunzioni agricoltura: arriva JobinCountry uno sportello online per lavorare nei campi e a lanciarlo è Coldiretti. Il progetto è stato testato prima in Veneto e ha avuto successo tanto da essere ora esteso a tutta Italia. Si tratta di una banca dati autorizzata dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali dove si inseriscono le aziende agricole per un incontro tra domanda e offerta di lavoro.

 

JobinCountry nasce per la necessità di assunzioni in agricoltura, come quelle nel settore alimentare in generale, per le prossime raccolte dal momento che mancano braccianti che lavorino nei campi.

Assunzioni agricoltura con JobinCountry

Le assunzioni in agricoltura potranno avvenire mediante la piattaforma JobinCuontry lanciata da Coldiretti. Si tratta di una banca dati autorizzata dal ministero del Lavoro e che contiene i dati delle aziende del settore che assumono.

Con la piattaforma è possibile prima l’incontro online tra aziende e lavoratori e poi dal vivo sul campo. Sulla piattaforma con la massima trasparenza le aziende devono comunicare mansioni, orario di lavoro, luogo, ma anche le competenze necessarie per le assunzioni in agricoltura.

La piattaforma JobinCountry, del progetto di Coldiretti, cerca di colmare un vuoto normativo in attesa che il governo migliori l’accesso al voucher agricolo. La necessità di avere braccianti in agricoltura è la diretta conseguenza della mancanza di manodopera straniera specie al Nord a causa dell’emergenza COVID-19 con la fuga dalle campagne e che si registra già da fine febbraio.


Assunzioni in agricoltura: i numeri di JobinCouuntry

Il progetto JobinCountry, come abbiamo anticipato, è partito in Veneto e Coldiretti comunica che sono state moltissime le richieste, 1.500 nella prima settimana, che hanno ricevuto in particolare da operai, cassaintegrati, giovani laureati, addetti al settore turistico che ora sono in difficoltà ma anche da pensionati.

Una delle ultime proposte del ministro dell’Agricoltura era quella di assumere per il lavoro nei campi i beneficiari del reddito di cittadinanza.

Stando ai primi dati comunicati da Coldiretti per le assunzioni in agricoltura le richieste sono arrivate, per fasce d’età:

  • per il 60% da chi ha tra i 20 e i 30 anni;
  • per il 30% da chi ha tra i 40 e i 60 anni;
  • 1 su 10 ha più di 60 anni.

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