Ferrovie dello Stato
è pronta ad attuare il piano di potenziamento delle infrastrutture che porterà a circa 130 mila opportunità di lavoro. Ne ha dato l’annuncio Gianfranco Battisti, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, durante il webinar di MoltoEconomia. Battisti ha risposto a coloro che chiedevano al Gruppo Ferrovie dello Stato di accelerare sull’avvio delle opere in programma ormai da mesi.

 

Bisogna accelerare sullo sblocco dei cantieri che non solo andranno a potenziare la rete ferroviaria italiana ma serviranno anche per dare lavoro a chi oggi sta vivendo le difficoltà economiche.

A tal proposito, l’ad del Gruppo FS ha svelato il piano per lo sblocco dei cantieri, dando anche un’indicazione su quanti posti di lavoro potrebbero essere previsti per il completamento dei lavori.

Ferrovie dello Stato sblocca i cantieri: 130 mila opportunità di lavoro

Ovviamente le 130 mila opportunità di lavoro non saranno direttamente presso il Gruppo Ferrovie dello Stato.

Si tratta, infatti, di una conseguenza dello sblocco dei cantieri, nei quali saranno impiegati diverse figure professionali, specialmente da ditte esterne. Si tratta comunque di un’ottima opportunità, anche per l’economia italiana viste le ricadute che le 130 mila assunzioni avranno sulla “leva di crescita del PIL”.



Nel dettaglio, come spiegato da Gianfranco Battisti, nel giro dei prossimi mesi verranno sbloccati sette cantieri in tutta Italia. “Oggi” - dichiara Battisti - “il Paese ha assoluto bisogno di PIL e questo è l’esempio di come il Gruppo Ferrovie dello Stato può incidere”. Serve “lavorare e velocizzare i percorsi delle gare”, perché per ogni appalto giudicato ci sono migliaia di posti di lavoro.

 

E non vanno trascurate poi le conseguenze che il potenziamento della rete ferroviaria avrà sulle assunzioni dirette del Gruppo Ferrovie dello Stato.

Ferrovie dello Stato: le assunzioni previste 

I sette cantieri sbloccati da Ferrovie dello Stato sono al netto del piano di potenziamento previsto dal Recovery Plan. Nel piano messo a punto dal Governo per sfruttare i finanziamenti del Next generation EU, infatti, ci sono ben 25 miliardi di investimento per rafforzare e migliorare la rete ferroviaria italiana.

Bisognerà essere veloci per utilizzare queste risorse, sia perché il potenziamento della rete ferroviaria “è fondamentale per entrare in connessione con i grandi corridoi europei e per cambiare l’assetto logistico del Paese”, sia perché per ogni progetto c’è una ricaduta sulle assunzioni, sia interne che esterne al Gruppo FS.

A tal proposito, Battisti cita la Napoli Bari, una rete ferroviaria che farà nascere “un’unica grande area urbana”. Un’opera che, ad esempio, andrà a generare altri 20 mila posti di lavoro.

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