stage sfruttamento fregatura formazioneLo stage? Per il 78% dei giovani è un’ importante modalità di formazione e preparazione al mondo del lavoro, per l’83% è uno strumento di sfruttamento. Comunque resta un passaggio obbligato prima di entrare pienamente nel mercato del lavoro, ma può essere più o meno utile in relazione alle condizioni in cui viene svolto. 

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E’ quanto emerge dal Rapporto Giovani, l’indagine nazionale, promossa dall’ Istituto Toniolo in collaborazione con l’Università Cattolica e con il sostegno di Fondazione Cariplo e di Intesa Sanpaolo. E' stato condotto un approfondimento sul tema dello stage con un campione di 1.660 giovani, rappresentativo a livello nazionale dei giovani tra i 20 e i 32 anni. La ricerca è stata presentata nel corso di “Best Stage”, l’evento organizzato dalla testata giornalistica online Repubblicadeglistagisti.it. 

Dall’indagine emerge un atteggiamento ambivalente nei confronti di questo strumento diventato un’esperienza che accomuna larga parte dei giovani. L’ambivalenza sta, appunto, nel considerarlo sia come uno strumento di sfruttamento (il 83% è d’accordo con questa affermazione), perché si svolge una attività spesso rilevante che non viene formalmente remunerata, sia come un’importante modalità di formazione e preparazione al mondo del lavoro (78%).

Il 58,2% dei ragazzi ritiene inoltre che sia giusto prevedere una giusta ricompensa a tutela degli stagisti. Durante l’evento sono state anche presentate le due novità che Repubblicadeglistagisti.it mette a disposizione dei suoi lettori: la APP “RdS Job Community”, gratuita, e la nuova edizione aggiornata della guida “Best Stage”, una bussola per orientarsi per chi muove i primi passi nel mercato del lavoro.



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